In una decisione storica, la Corte Suprema ha significativamente modificato l'equilibrio di potere tra il potere giudiziario e lo stato amministrativo, concedendosi efficacemente ampie capacità di supervisione. Questa decisione abroga la dottrina Chevron, una pietra angolare del diritto amministrativo che in precedenza consentiva alle agenzie federali un ampio margine di interpretazione delle leggi ambigue. La decisione è vista come una grande vittoria per i principi legali conservatori, potenzialmente influenzando una vasta gamma di quadri normativi tra cui protezioni ambientali e diritti dei lavoratori. I critici sostengono che questa mossa potrebbe minare l'efficacia delle agenzie federali nell'applicare le normative, mentre i sostenitori la celebrano come un necessario controllo sull'eccesso burocratico.
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