Alnur Mussayev, ex capo dei servizi di sicurezza del Kazakistan ed ex ufficiale del KGB, afferma che Trump è stato reclutato come agente sovietico nel 1987.
Mussayev ha dichiarato che a Trump è stato dato il nome in codice "Krasnov" ed era considerato "ideale per essere reclutato".
L'articolo fa riferimento al controverso "dossier Steele" che affermava che la Russia aveva materiale compromettente su Trump.
Yuri Shvets, ex maggiore del KGB, ha anche affermato che Trump è stato "coltivato come agente russo" che ripeteva propaganda anti-occidentale.
Secondo l'articolo, Trump è stato notato per la prima volta dalla Russia nel 1977 quando ha sposato Ivana Zelnickova, una modella ceca.
L'articolo afferma che i servizi segreti cechi hanno spiato Ivana e suo padre in collaborazione con il KGB.
La narrazione suggerisce che Trump abbia acquistato 200 televisori per il suo hotel Grand Hyatt da Semyon Kislin, descritto come un "agente di avvistamento" per il KGB.
La prima visita di Trump e Ivana a Mosca e San Pietroburgo nel 1987 è presentata come un punto di svolta in cui Trump avrebbe ricevuto presunti punti di vista del KGB.
L'articolo cita file declassificati di Praga che affermano che gli spie cechi hanno monitorato la coppia a Manhattan.
L'autore Craig Unger ha notato che il reclutamento non è stato pianificato decenni prima, ma è stato parte degli sforzi diffusi di reclutamento sovietico che miravano a "decine e decine di persone".
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